2017 – Nel bosco
In un’epoca di non luoghi e di tempi nervosi, a dismisura di essere umani, il bosco rimane oasi rigeneratrice, in cui le persone possono ancora riconnettersi con la natura e con il proprio intimo.
Spazio aperto, dove sperimentare il proprio corpo non virtuale, il bosco è luogo letterario per eccellenza.
Dante, Thoreau, London, Hesse e anche molti autori contemporanei ne hanno investigato il mistero, l’essenza o più semplicemente hanno amato o temuto attraversarlo, percorrendone sentieri discosti, ascoltandone il respiro silenzioso, smarrendosi per forse ritrovarsi.
Interrogarsi sul senso che la natura riveste per l’uomo e sulla necessità di ripensare altrimenti il rapporto con la natura acquista un significato e un’urgenza a cui un Festival non puo sottrarsi.
Gli spazi del Festival saranno allora per alcuni giorni un bosco e un sottobosco al contempo metaforici e reali: una radura letteraria dove scoprire letture (e letterature) significative, assaporare il piacere della condivisione o semplicemente passeggiare e lasciare libera la mente.
Nella giungla cacofonica di rumori, immagini, sensazionalismi e concetti low cost del mondo odierno non è poco.

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