2014 – Storia/e
Un teatro art-déco, un’officina trasformata in sala espositiva, un magazzino della stazione attraversato dallo stridio dei treni, negozi griffati abbandonati trasformati in club musicali e ancora pub irlandesi e tipografie sono questi i luoghi urbani dal fascino sommesso ma vivido che connotano ChiassoLetteraria.
Un festival pulsante che ha saputo acquistare credibilità negli ambienti culturali e nel pubblico ormai numerosissimo, grazie ad una programmazione non scontata e di qualità, che ha visto succedersi in incontri indimenticabili autori come Abraham Yehoshua, Peter Bichsel, Josephine Hart, Arto Paasilinna, Patrick McGrath.
La nona edizione – dall’1 al 4 maggio 2014 e dal titolo STORIA/E – avrà come tema l’intreccio imprescindibile tra la Storia collettiva, le vicende individuali di personaggi e autori, le loro narrazioni e resoconti.
Una trentina gli scrittori ospiti, tra i quali Giancarlo De Cataldo, Sarah Dunant, Aleksandar Gatalica, José Eduardo Agualusa, Giole Dix, Franco La Cecla. Gli incontri sono in lingua originale, con traduzione in italiano. Diversi gli appuntamenti collaterali: reading, concerti, mostre, video, djs, ecc. Un festival a misura di persona, che persegue con passione e impegno l’incontro tra persone. Senza scopo di lucro (l’entrata è libera!). Forse fare una “Gita a Chiasso” di arbasiniana memoria vale ancora la pena.
Se la letteratura interroga la storia…
Il festival intende addentrarsi in uno dei nuclei fondamentali della grande letteratura investigando il tema dell’intreccio imprescindibile tra la Storia collettiva, le vicende individuali di autori e personaggi, le loro narrazioni e resoconti. Come è possibile narrare la Storia attraverso la letteratura? che significato può rivestire la letteratura nel fare i conti con elementi del passato, anche scomodi? come scrivere dei profondi mutamenti storici in corso? quali storie è ancora possibile raccontare? in bilico tra mistificazione e ricostruzione, tra menzogna e rivelazione, quali significati la letteratura può aiutarci a ricomporre? Saranno queste alcune delle domande centrali sulle quali gli autori invitati ci aiuteranno a riflettere.
In un mondo sempre più frammentato e mutevole, dove il passato sembra non più contare e il futuro sembra una variante non più determinabile, urge una riflessione sulla concezione della Storia. Periodi e cicli storici sembrano infatti accorciarsi in un’incessante indistinta accelerazione, che impedisce non solo di formulare progetti collettivi, ma finanche di ipotizzare possibili scenari. In questo contesto, aggravato da un’accresciuta esposizione alla precarietà, gli individui risultano atomizzati e smarriti. A fronte di una mitizzazione del passato, al recupero ideologico dei temi delle radici e delle identità e all’utilizzo massiccio della retorica della memoria, è importante interrogarsi. Un’occasione di consapevolezza può esserci fornita allora dalla letteratura. Non a caso, assistiamo al ritorno in auge di romanzi e saggi che fanno i conti con il passato, (ri)aprendo capitoli scomodi o sottaciuti, ricomponendo i frammenti personali in una prospettiva biografica, storica e collettiva. Come a dire che quel poco di speranza che ci rimane per uscire da un presente labirintico può forse partire dal riprendere in mano il filo della storia, come società e come persone.

i video del festival










