1995
Ha praticato scherma medievale e ha scalato il Monte Rosa. Nel 2021 si è diplomata alla Scuola Holden e ha vinto il Premio Calvino racconti. La malnata (Einaudi 2023), il suo primo romanzo, caso letterario alla Fiera del libro di Francoforte del 2021, è tradotto o in corso di traduzione in tutto il mondo e diventerà presto una serie tv. Per Einaudi ha pubblicato anche La malacarne (2024), con cui ha confermato il suo notevole talento e l’interesse per personaggi e storie profonde, quanto potenti. È considerata una delle voci più interessanti della giovane narrativa italiana. Di lei dice: “Ho sempre pensato che la cosa peggiore della vita sia la sua assenza di senso narrativo. Per questo ho deciso di dedicarmi alle storie, qualsiasi forma decidano di assumere”.
Spazio Officina
domenica 11 Maggio alle 11.00 - 12.00
Incontro con Beatrice Salvioni
in dialogo con Mara Travella, operatrice culturale e direttrice artistica.
Incipit
La Malacarne
(Einaudi, 2024)
Di Maddalena Merlini, che era stata la Malnata – la portatrice di disgrazie, la baciata dal diavolo –, non si parlava piú. Come di quei morti da dimenticare perché se ne sono andati mordendo la canna di un fucile o inghiottendo veleno per topi fino a vomitare sangue e schiuma. Discuterne non sta bene, e la gente – dopo averne speculato fino alla nausea, esagerando i particolari piú vergognosi e fatti i dovuti scongiuri – preferisce scordarsene.
Morta, Maddalena, però, non lo era davvero. Ma era un po’ come se lo fosse.