Esiliamoci

Esiliamoci. Dai non è difficile ti guido io. Tu non ti dovrai preoccupare di nulla, ascolta il suono delle mie parole, e lasciati condurre, fidati di me. Si, lo so che non ci conosciamo. Tu provaci anche se non è facile.
Siediti e respira con calma. Lascia che i tuoi muscoli si rilassino.
Smetti di dare importanza a ciò che ti circonda.
All’aria non pura che respiri, contaminata di chissà quali porcherie.
Al ghiaccio che piano fonde nel tuo tè freddo.
Al telefono, che vibra squilla e se potesse si arrabbierebbe per richiamare la tua attenzione, se lo trascuri per un po’.
Alla radio che in sottofondo ti bombarda di notizie, di morti e incidenti.
Fingi anche che la televisione nell’altra stanza smetta di esistere, che sparisca, come risucchiata in un’altra dimensione, così che almeno per il tempo della tua piccola fuga tu possa essere impermeabile alla violenza che trasmettono, ai drammi su cui costruiscono i loro programmi, le menzogne e gli inganni che non vedi. Che cosa? No tu non vieni risucchiato, tu scegli la dimensione in cui vuoi essere.
Dimentica delle persone che fanno parte della tua vita. Dimenticale tutte, quelle che ti hanno fatto male e anche quelle oggi importanti.
Concentrati su te stesso, e per una durata di un insignificante punto nell’eternità sentiti solo. Non solo in modo negativo, semplicemente senza rumori che ti distraggano, senza cose da fare e senza problemi da risolvere, solo con te stesso.
Dimmi, riesci a sentire il tuo cuore battere? La cogli l’aria che ti riempie i polmoni? Le senti le idee che sfrecciano nella tua testa? Fermati ad ascoltare tutti i suoni che si producono all’interno del tuo corpo a cui di solito non dai importanza. Ascoltati. Come sarebbe a dire che ti senti a disagio? È perché ti sto chiedendo di sforzarti ad ascoltarti? Il primo modo di combatterlo è smettere di occupare costantemente la tua vita in modo di non avere mai del tempo per pensare liberamente. Lascia che la tua mente vaghi indisturbata laddove non sei mai arrivato prima, non precluderti nulla. Fermati sui pensieri scomodi, limali e trasformali in piacevoli. Ridi di quelli divertenti, e concentrati su quelli difficili, dedica loro il tempo necessario, senza doverli accantonare perché non li sai affrontare. Lascia che ti rivelino come sei veramente. Conosciti, senza paura. Solo chi si conosce può scoprire e esaltare i suoi punti di forza, e temprare i punti deboli prima che qualcuno li sfrutti a suo vantaggio.
Senti la lontananza da tutto e tutti? Non la trovi rigenerante? Ci sei? Prenditi tutto il tempo che ti serve per ricaricare le batterie. Non importa se gli altri sentono la tua mancanza, è la tua oasi di pace. Dove trovi tutto ciò non c’è nella realtà. Ti sembra ancora negativo l’esilio? Lo so, mai nessuno pensa che sia così accessibile. Ora ti resta un’unica cosa da fare: esiliati anche dalla mia voce. Dimenticala, e lasciati condurre, questa volta non da me, ma da te stesso..