Dal 3 maggio al 3 giugno 2018.
A cura di Aline d’Auria
Dal mio romanzo inedito è un viaggio attraverso le Alpi che Laurent Kropf effettua per arrivare a Chiasso. Un insieme di capitoli – opere – che creano un tutt’uno eterogeneo: ponti di Maillart reinterpretati e ricostruiti, Alpi, animali da soma – il passaggio delle Alpi di Annibale – treni, la creazione di un nuovo tipo di gazzosa, l’inizio di un libro inesistente e titoli di parti di libro dove lo spettatore deve immaginare ciò che manca: una storia che non c’è o, forse, c’è ma non ha il tempo di vederla.
“Uno dei miei più grandi desideri è quello di creare un’esposizione composta unicamente da titoli” con questa frase Laurent Kropf, artista vodese residente a Bordeaux, mi confessa un suo desiderio nascosto. Desiderio remoto ma sempre attuale, come un bambino confesserebbe timidamente il nascondiglio di un tesoro proibito. Con queste parole Laurent introduce il suo lavoro studiato e creato appositamente per lo Spazio Lampo: un grande romanzo, inedito appunto, che deve ancora essere scritto ma del quale tutti i contenuti, sotto forma di opere, sono presenti come fili conduttori che portano ad un’unica grande storia: la sua ma anche la nostra. Storia, archeologia, antropologia, miti e allegoria sono i fili conduttori del lavoro presentato da Kropf allo Spazio Lampo.
In etnologia il termine tabù definisce un’interdizione o divieto sacrale di frequentare certi luoghi, pronunciare determinate parole, aver contatto con determinate persone, ecc salvo, in certe occasioni, per il capo tribù. A partire da questa definizione Laurent Kropf si riallaccia ad una ricerca che effettua da tempo: la ricerca sul patrimonio. Kropf si vede quindi come un archeologo pronto a scavare nella storia del nostro territorio attraverso il viaggio e la definizione di viaggio, su ciò che è possibile e ciò che è proibito: il sistema contro il sistema stesso.
Per accentuare tutto questo, per ridare forse senso al contrario o per perderci ulteriormente dialogheranno con l’opera i musicisti Paolo Spaccamonti e Jochen Arbeit (Einstürzende Neubauten). I due chitarristi presenteranno per la prima volta al pubblico il loro progetto C.L.N., riferendosi alla piazzetta situata nel centro storico di Torino. Arbeit e Spaccamonti si incontrano sotto il colonnato freddo ed austero e si guardano negli occhi, così come lo faranno allo Spazio Lampo a Chiasso, imbracciando le chitarre e rimodellando l’architettura, lo spazio, il tempo e l’opera di Laurent Kropf.
Aline d’Auria, curatrice dell’esposizione
Dal mio romanzo inedito di Laurent Kropf è la sesta proposta culturale dell’Associazione Grande Velocità dello Spazio Lampo. Le proposte culturali del Progetto Vetrina sono quattro all’anno e cadono in concomitanza con i principali festival di Chiasso: Dal mio romanzo inedito è inserito nella programmazione del festival Chiasso Letteraria ed è curato da Aline d’Auria.
Altri appuntamenti: Playlist night con l’autore – mercoledì 2 maggio ore 18:00, Spazio Lampo
Laurent Kropf ci farà sentire quello che passa sul suo giradischi. Serata d’ascolto di musica e lettura di testi.
Dal mio romanzo inedito gode del prezioso sostegno del Comune di Chiasso, della Repubblica e Cantone Ticino DECS fondo SWISSLOS, del Canton Vaud e da Burgauer Stiftung.
Jochen Arbeit, nato Joachim Stezelczyk, è un chitarrista tedesco in forza dal 1997 agli Einsturzende Neubauten, dopo essere stato parte integrante dei Die Haut e del collettivo Geniale Dilettanten. Dal 2008 collabora con Gerd Bessler e Hopek Quirin nel trio ABQ (Arbeit Bessler Quirin), che hanno realizzato il primo live album nel 2010 per Surrism-Phonoethics, e, dal 2006, è parte del progetto artistico Stupid Green con la performer/danzatrice Vania Rovisco e l’artista visuale Asa Frankenberg. Suona inoltre con la “Berlin style country band” The Jever Mountain Boys, in cui milita anche l’altro ex EN Alexander Hacke e i Latin Lovers con Yoyo Röhm. Dopo varie collaborazioni discografiche con Schneider TM, Scanner, Paul Beauchamp, Julia Kent, Gunter Schickert e Fabrizio Modonese Palumbo, esce nel 2018 per Boring Machines/Escape From Today l’album a quattro mani CLN condiviso con Paolo Spaccamonti.
Paolo Spaccamonti Chitarrista e compositore di ricerca, Paolo Spaccamonti non ha mai perso occasione per affiancare alla propria attività solista collaborazioni di prestigio, dai reading con il giornalista Maurizio Blatto alle sonorizzazioni di film muti commissionate dal Museo del Cinema come Rotaie e Drifters (quest’ultimo in duo con Ben Chasny / Six Organs Of Admittance) , documentari quali “I mille giorni di mafia Capitale” prodotto dalla Rai (a cui ha collaborato firmando tre brani insieme a Riccardo Sinigallia) e il film Neve Rosso Sangue, presentato al Torino Film Festival del 2015 . Numerosi sono poi i risultati su disco: l’lp Spaccamombu, fusione in studio con i romani Mombu, lo split LP con Stefano Pilia e nel 2014 la musicassetta Burnout con Daniele Brusaschetto. Oltre a incroci con Damo Suzuki (CAN), Fabrizio M. Palumbo (Larsen), Chicco Bertacchini (Starfuckers), Bruno Dorella (Ronin, Ovo), Offlaga Disco Pax, il sound designer Gup Alcaro, i video-artisti Masbedo e Donato Sansone, che non fanno che aggiungere ad un curriculum in solitario già di assoluto livello, come testimonia l’accoglienza ai primi due album, Undici Pezzi Facili e Buone Notizie, oltre al terzo Rumors, uscito nella primavera del 2015 ed accolto entusiasticamente da pubblico e critica come uno dei migliori dischi dell’anno. L’inizio del 2016 lo vede tornare sul palco con quelli che ormai sono due abituali collaboratori come il già citato Stefano Pilia e la violoncellista canadese Julia Kent , per la sonorizzazione dal vivo di C’era una volta di Carl Theodor Dreyer, sempre su commissione del Museo del Cinema di Torino. A fine anno pubblica in solo vinile la colonna sonora del film I CORMORANI , esordio alla regia di Fabio Bobbio, composta insieme al trombettista Ramon Moro mentre ad aprile 2017 è uscito l’ lp TORTURATORI, disco composto a quattro mani con il musicista americano Paul Beauchamp.
Quando
Dove
Via Livio 16, Chiasso, 6830
Autori e autrici
Via Livio 16 - Chiasso