6
Maggio
2018
Burhan Sönmez
(Ankara, 1965), scrittore e attivista turco di origine curda
È cresciuto ad Ankara, parlando sia il turco che il curdo. Avvocato specializzato in diritti umani, vive tra Cambridge e Istanbul e insegna Letteratura all’Università ODTU di Ankara.
Ferito durante uno scontro con la polizia turca nel 1996, è stato curato in Gran Bretagna col sostegno della Fondazione “Freedom for Torture”.
Ha cominciato a scrivere nei lunghi mesi di riabilitazione e oggi i suoi romanzi sono tradotti in più di venti paesi.
Nel 2017 ha ricevuto il premio Disturbing the Peace della Vaclav Havel Library Foundation.
In Italia sono usciti Gli innocenti (Del Vecchio, 2014; Premio Sedat Simavi), cui è seguito Istanbul Istanbul (Nottetempo, 2016; Premio Fondazione Václav-Havel), che narra di quattro uomini – un dottore, un barbiere, uno studente e un vecchio rivoluzionario – incarcerati in una stanza angusta e gelata nei sotterranei di Istanbul. Fra gli interrogatori, le torture, il tempo sospeso e l’immobilità forzata cui sono inchiodati, essi scoprono l’incanto e il potere della parola, come unica via di fuga possibile.
Nota bibliografica (opere tradotte in italiano)
Istanbul Istanbul. Roma, Nottetempo, 2016, 299 p. (Nottetempo narrativa) [Tit. originale: Istanbul Istanbul, 2015]
Gli innocenti. [Roma], Del Vecchio, 2014, 204 p. (Formelunghe ; 37) [Tit. originale: Masumlar, 2011]