SPECIALE UCRAINA OGGI con Moni Ovadia, Nello Scavo e Giulia Lami
LA PRIMA VITTIMA DI OGNI GUERRA È IL PENSIERO Tavola rotonda sulla guerra in Ucraina e sulle sue conseguenze. Interverranno [...] alle 20:30, Spazio OfficinaNello Scavo
Dopo l’esordio a Catania per La Sicilia e la collaborazione con alcune testate nazionali, dal 2001 ha iniziato a scrivere per L’Avvenire. Ha indagato sulla criminalità organizzata e terrorismo, inviando reportage da molte zone conflittuali, come la ex-Jugoslavia (raccontato per oltre un anno la rotta dei Balcani del 2016), i paesi dell’ex URSS, il Corno d’Africa (è stato tra i primi a entrare nel 2011 nella città di Mogadisho durante i combattimenti e il Maghreb, l’America Latina. Inviato a Phnom Penh per Avvenire, ha raccontato la vita dei cristiani in Cambogia e nel Sud-est asiatico. Nel settembre 2017, si è introdotto in una prigione clandestina degli scafisti libici a Zuara, raccontando le condizioni di schiavitù e tortura dei migranti. Minacciato via social dall’ex capo di gabinetto del premier maltese Joseph Muscat, da ottobre 2019 vive sotto scorta per aver raccontato la rotta dei migranti nel Mediterraneo, i legami tra la Guardia Costiera di Tripoli e il governo maltese sui respingimenti in mare. Le sue inchieste sono state riprese da testate internazionali come New York Times, Washington Post, The Independent, BBC, Le Monde, El Pais, El Mundo, La Nacion. È stato insignito di prestigiosi riconoscimenti quali Premio CIDU per i diritti umani (2020), Il Premiolino (2020), Premio Colomba d’oro per la pace (2020), Testimone del Premio Roberto Morrione (2020), Premio “Mario Francese”, Premio “Giuseppe Fava” (2019). Tra i suoi libri: La lista di Bergoglio. I salvati da Francesco durante la dittatura. La storia mai raccontata (2013), I nemici di Francesco (2015), Perseguitati (2017), Pescatori di uomini, con Mattia Ferrari (2020), Schiavi delle milizie (2020). Ha ChiassoLetteraria presenterà Kiev (di recente pubblicazione per Garzanti). Kiev è il diario personale di un conflitto nel cuore dell’Europa, scritto sul campo da un giornalista chiaro nello spiegare le ragioni di quanti la guerra la decidono, ma soprattutto capace di dare voce a coloro che questa tragedia sono costretti a subirla.