4
Settembre
2021
David Szalay
Lo scrittore inglese sarà intervistato da Benedicta Froelich, scrittrice e giornalista. In inglese con traduzione consecutiva in italiano. Con Tutto [...]
alle 17:30, Spazio Officina
David Szalay
Montréal, 1974
Scrittore inglese, nato in Canada e con cittadinanza ungherese
È nato da madre canadese e da padre ungherese. La sua famiglia si è stabilita a Beirut e in seguito, a causa della guerra civile libanese, a Londra.
Ha studiato all’Università di Oxford e ha svolto diversi lavori nella capitale inglese. Trasferitosi a Brussel è successivamente approdato a Pécs in Ungheria, animato dall’ambizione di diventare uno scrittore. Ha scritto fin qui cinque romanzi, di cui tre tradotti in italiano. Il romanzo Tutto quello che è un uomo (Adelphi, 2017; tit. orig.: All that man is, 2016) è stato tra i finalisti del Man Booker Prize e vincitore del Gordon Burn Prize. Narra le vicende di nove uomini – di diverse età e provenienza geografica – fotografati in una luce cruda e impietosa; nove storie che sembrano una storia sola. La quinta e più recente opera narrativa è Turbolenza (Adelphi, 2019; tit. orig.: Turbulence, 2018), che propone singolari vicende di uomini e donne in volo fra i terminal aeroportuali delle partenze e degli arrivi. Pubblicato nel 2021, il terzo romanzo Primavera (Liberilibri)
Nel 2013 è stato inserito dal “Granta magazine’s” nella lista dei Best Young British Novelists, mentre nel 2016 è stato incluso dal “The Telegraph” nell’elenco dei 20 migliori scrittori inglesi sotto i 40 anni. Attualmente vive a Budapest.
Nota bibliografica:
Szalay, David. Primavera. Macerata, Liberilibri, 2021, 312 p. [Titolo originale: Spring, Graywolf Press, 2012]
Szalay, David. Turbolenza. Milano, Adelphi, 2019, 127 p. (Fabula ; 349) [Titolo originale: Turbulence, Scribner, 2019]
Szalay, David. Tutto quello che è un uomo. Milano, Adelphi, 2017, 402 p. (Fabula ; 324) [Titolo originale: All that man is, Jonathan Cape, 2016]. Nuova ed.: Adelphi, 2021 (Gli Adelphi)