Di Rossana Tanzi
Un “Pianeta Proibito”: è quello che stiamo lasciando alle nuove generazioni, a causa delle pessime decisioni che stiamo prendendo, in campo ambientale e non solo. Ma loro, le nuove generazioni, come se lo immaginano il futuro?
È quello che Ursula Bucher e Antoine Déprez chiedono ai piccoli ospiti del laboratorio creativo che ha luogo sabato (con bambini da 4 a 6 anni) e domenica (7-11 anni). I due illustratori forniscono ai bimbi diverse fotografie che ritraggono gli sbagli della società odierna, a cui viene ritagliata una parte per permettere alla loro fantasia di dipingere un futuro diverso.
“Non abbiamo bene idea di quello che salterà fuori”, mi dice la coppia, mentre i due preparano il materiale per disegnare. “Vogliamo far loro seguire il nostro stesso percorso creativo: prima una bozza a matita, poi il colore con i pennarelli, e magari daremo loro la possibilità di aggiungere un elemento di collage. Ma vedremo, i bambini possono essere imprevedibili.”
La possibilità di immaginare un futuro diverso fa parte anche del loro lavoro di artisti e di illustratori: “è la base di ogni attività artistica! Però i bambini partono subito in quarta, la loro fantasia non ha confini, non devono sforzarsi. Per noi adulti è più complicato.”
Sistemano con cura le ultime cose prima dell’arrivo dei loro piccoli apprendisti, aiutati dai loro due figli. “Vogliamo partire dalla domanda: come immaginate il futuro? Non sappiamo come andrà, soprattutto oggi che abbiamo i più piccoli, 4-6 anni… ma abbiamo fatto esperienza con i nostri bambini, anche i più piccini possono avere delle idee incredibili.”
Idee incredibili o meno, di sicuro un bel pomeriggio ad immaginare un futuro diverso, un esercizio che farebbe bene a tutti noi.