Ha lavorato con molti stili, dai libri per bambini agli scritti per la televisione, e ha trattato diversi temi importanti, dalla persecuzione degli ebrei in Norvegia nell’Over Grensen fino alla Storia delle Api pubblicato più recentemente. É molto raro che un’autrice sia così “duttile e camaleontica”, se così si può dire. Come combina la sua identità di scrittrice con così tanti stili diversi?
Trovo molto divertente cambiare e mescolare vari stili di scrittura, mi dà la possibilità di variare e fare nuove cose. Penso che sia molto importante scrivere per i bambini, perché desidero che loro leggano nuovi e buoni libri a cui sono interessati, anche se a quanto pare i miei libri per adulti vendo di più (confessa ridendo), continuerò a farlo.
Per lei é più difficile scrivere per gli adulti o per i bambini?
É difficile da dire, penso che entrambi gli stili presentino le loro complessità. Quando mi dedico alla letteratura per adulti m’impegno a scrivere qualcosa che anche io medesima desidererei leggere, mentre quando scrivo per i bambini devo fare un salto nel passato e pensare a cosa la me di dieci anni vorrebbe leggere.
Ora una domanda specifica sul suo libro “La Storia delle Api”. Ha raccontato che l’idea le é venuta mentre stava guardando un documentario. Questo tuttavia é anche il suo primo libro per adulti, molto lontano dalla scrittura dei libri per bambini che ha pubblicato in precedenza. Cosa l’ha spinta a scriverlo come un libro per adulti? Perché ha scelto questo stile?
La mia idea, basata sul documentario, e anche il tema trattato mi hanno spinta a provare a scrivere in maniera più approfondita e romanzata rispetto allo stile di libri per bambini a cui mi ero dedicata in precedenza. Ho creato la storia in base ai tre personaggi e volevo conoscerli, capire cosa pensavano. Potrei dire che sono stati loro a spingermi e a convincermi a scrivere il romanzo.
Intervista di Sofia Monleone
Foto di Omar Cartulano