Elia un ragazzo al quale non piace andare a scuola invece di andare a scuola si incammina sempre verso la spiaggia dove ci sono sale giochi per tutti i gusti, bar e giostre.
Trova un malloppo di soldini da collezione , nascosti con cura da sua madre , ma che non si accorge del fatto.
Elia non fa altro che divertirsi, conoscendo molte ragazze e giovani più grandi di lui e i suoi soldi vengono ben presto sempre meno. Prestava soldi, lui aveva le mani bucate non vedeva altro che il divertimento.
Un giorno si ritrovò senza un centesimo, in men che non si dica li sperperò tutti. Da lì incominciarono a farsi sentire i guai in famiglia e la madre piangeva per la sua collezione di soldini.
Elia non sapeva più che pesci pigliare fino a che li balenò l’idea di andarsene da casa facendo l’autostop. Ma aimè, per lui cominciò un viaggio verso l’ignoto dove avrebbe risolto i suoi problemi, non si sa con quale proposito. Tante volte si metteva sul ciglio di una strada per ore e pareva che nessuno lo vedesse.
Un bel o brutto giorno per lui, solo e affamato e con la nostalgia di casa gli si avvicinò un barbone al quale gli gironzolavano degli strani moscerini attorno alla sua disordinata capigliatura. Lui si chiamava Adamo e gli chiese : giovanotto; che ci fai qui tutto tremante e solo a guardarti in giro ?
Lui gli risponde:Vengo dal nord, sono autostoppista e voglio trasferirmi al sud.
Adamo disse :Cosa fai nella vita ? Elia non sapeva che cosa rispondere e disse: senta ho fame non ha qualche spicciolo per comprarmi qualcosa da mangiare ? Poi gli raccontò bene o male cosa aveva fatto a casa sua prima d’andarsene. Il barbone gli rispose:Senti ragazzo io ho lavorato tanti anni e poi mi hanno licenziato, da lì non ho più trovato lavoro; sono costretto ad elemosinare alla gente per mangiare e di questo me ne vergogno un po’, mi rattrista.
Rimpiango la mia famiglia. Nella vita non ho mai rubato ai miei genitori , e a nessuno.
Il comandamento, non rubare, l’ho sempre rispettato. Ma tu giovane come sei, dovresti imparare a vivere nel bene e non nel male. Ciò che hai fatto denota che pur di desiderare quello che volevi, hai rubato perfino i soldi che credo che non con poca fatica tua madre ha messo da parte, non se lo meritava certamente. E poi al di là di questo per mangiare, per vivere, bisogna per prima cosa lavorare o meglio studiare per poi lavorare.
Adesso Elia cosa farà; resterà a vivere su una strada o si convincerà a rimediare all’errore che ha fatto ?
Colletivo Scrittori Abbastanza Indipendenti – Fiore