02.05.2014
Oggi è arrivata una lettera, piccola e anonima alla casa di cura in cui è ospitata Greta. Era indirizzata a lei, ma non è in grado di compiere un audace viaggio senza supervisione, e fino a che non sarà chiaro il motivo per cui la sua mente ha creato tutte le personalità che vivono in lei non è consigliabile sottoporla allo stress di nuovi ambienti che non conosce. Andrò io per lei, farò le sue veci.
03.05.2014
Sono giunto a Chiasso insieme al brutto tempo, parrebbe. Né in dogana né in stazione hanno saputo darmi indicazioni circa il mittente della lettera, ma erano tutti concordi sul fatto che provenisse da Chiassoletteraria. Mi sono recato lì giusto in tempo per assistere all’inaugurazione di questa manifestazione in crescita. C’erano molte persone, e non mi è stato possibile guardarle attentamente come avrei voluto, per cercare di capire chi potesse essere il mittente del messaggio.
Stringevo la lettera tra le mani, ma nessuno sembrò farci caso, forse anche perché in molti avevano in mano gli opuscoli con il programma e le presentazioni degli autori.
Così mi sono seduto e mi sono lasciato sorprendere. Il tema di quest’anno è la storia nelle storie e viceversa, e la mia mente non ha potuto fare altro che tornare a Greta, la cui vita rappresenta già un insieme di storie capricciose e in disordine, che sgomitano e si rubano lo spazio. Mentre ero assorbito in queste considerazioni, ha iniziato a parlare uno scrittore: Antonio Scurati di cosa significa essere padri e di come sia l’unico evento capace di sconvolgere l’ordine che ciascun individuo aveva dato fino ad allora. Ha raccontato tramite gli occhi del personaggio del suo ultimo libro cosa significa amare il proprio figlio più di se stessi, delle rinunce che lo testimoniano, dei dolori che stanno a monte e a cui nessuno pensa mai.
Ha ragione, e come primo tema credo che mi abbia dato molti spunti su cui riflettere. Inizio a essere molto incuriosito dal motivo che ci ha condotti qui… ma credo che sarà senza dubbio una permanenza piacevole.