«Non puoi paragonare il PIL di un Paese dove alle 4 del mattino c’è ancora musica nelle taverne e per le strade con il PIL di un Paese dove tutti vanno a letto alle 23.00», dice Vinicio Capossela. L’Europa del 2013 ha forse una moneta unica. Ma non ha e non potrà mai avere un’economia unica. Perché non ha e non potrà mai avere una cultura unica. Per fortuna.
Fra le tante cose interessanti di cui ha parlato Capossela, ieri sera, terrei questa. Perché è una delle cose che dal mio punto di vista, quello di un esiliato temporale proveniente dal 2039, sembra in qualche modo la più assurda, o la più lontana dalla quale ero abituato fino a un attimo prima di piombare per sbaglio nel vostro 2013.
In qualsiasi Paese d’Europa, continua Capossela, si fumano le sigarette del proprio Paese o sigarette americane. E non si ha nessuna idea delle sigarette che fumano i propri vicini, quelli che vivono appena al di là del confine. Allo stesso modo, si ascolta la musica del proprio Paese oppure la musica anglosassone. Quello che si suona nei Paesi limitrofi è come se non esistesse.
Per fortuna, l’Europa del 2039 avrà superato questi problemi. Ci sarà sempre la Svizzera, l’Italia, la Grecia, la Germania. Ognuna con le proprie particolarità, le proprie sigarette, la propria musica. Ma sarà la gente a spostarsi, a incuriosirsi per quello che c’è altrove. Nel 2039 l’Europa ha imparato a valorizzare ciò che ogni cultura offre, e a trasformarla in ricchezza economica per tutti: per quelli che suonano fino alle 4 del mattino e per quelli che vanno a letto alle 23.00.
Quanto al PIL, nel mio 2039 non se ne parla più. E forse varrebbe la pena non più parlarne già nel vostro 2013. Ci sono altri indicatori, con i quali è più difficile giustificare manovre economiche autolesioniste.